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LA RESPONSABILITA' DELLA MEMORIA
Il 27 gennaio ricorre il Giorno della Memoria, istituito dal Parlamento italiano con la legge n.211 del 20 luglio 2000. La data è stata scelta, come ricorda la legge stessa, quale anniversario dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, in ricordo della Shoah, lo sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico, per “conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere”.
"Crediamo che le radici dello Stato italiano siano profonde e nobili. Non è retorico ricordarle nel Giorno della Memoria, accanto alle occasioni di celebrazione, all’omaggio ai testimoni che ancora sono con noi e al doveroso ricordo dei Giusti: perché le ideologie totalitarie che perpetrarono la Shoah e gli altri crimini contro l’umanità durante la seconda guerra mondiale erano agli antipodi delle idee di libertà degli individui e democrazia che portarono all’Italia unita.
In Italia, la tragedia della Shoah colpì il popolo ebraico con le leggi razziali del ’38 e, successivamente, con le deportazioni, iniziate con l’occupazione nazista avvenuta dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943. Anche altre persone e categorie furono perseguitate dal regime, “colpevoli” di una diversità di idee, di valori, di appartenza etnica o religiosa".
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Il Circolo PD di Inzago

COLLEGAMENTO SP 103 - Via Papa Giovanni Paolo II
A pag. 55 della relazione PGTU al punto 5.2 si prevede come scenario, a breve periodo, la rotatoria BA1 di collegamento tra via Papa Giovanni Paolo II con la SP103dir. La stessa viene riportata sul D.06 Schede di progetto pag.3 e su altre tavole.
Queste sono le nostre considerazioni:
- Il collegamento avviene sulla SP103dir. di competenza Città Metropolitana per cui andrà chiesta autorizzazione.
- La via Giovanni Paolo II viene trasformata da via residenziale di quartiere a via Interquartiere di intenso traffico che scarica in previsione la SP 180 di via Verdi. Rispetto allo scenario pianificato, portiamo alla vostra attenzione il parere ATS allegato al decreto VAS ”non vengono esplicitati adeguatamente gli indici di impatto sulla salute dovute alle emissioni acustiche e alle emissioni gassose degli scarichi”.
- La via Giovanni Paolo II non ha le dimensioni sufficienti per smaltire il traffico pianificato, ancora più sarà impossibile realizzare la pista ciclabile come previsto dal BiciPlan.
- Non sono previste barriere filtro verdi (arboree o sintetiche), sulla via Giovanni Paolo II come sistema di abbattimento di inquinanti e rumore in presenza di numerose abitazioni come richiesto sempre dall’ ATS.
- In via Giovanni Paolo II e sulla rotatoria passerà la linea urbana Z404 che dovrà poi ritornare sull’impianto semaforico di via Verdi/Marchesi
- La rotatoria BA1 comporta un consumo di suolo non trascurabile se sommato alle altre previste ne PGTU in contrasto con la LR 31/2014
- La Rotatoria BA1 aumenta notevolmente il suolo impermeabilizzato, se sommato ad altri interventi pianificati, per cui risulta in contrasto con la legge regionale n.4/2016 e regolamento Regionale n.7/2017 invarianza idraulica.
- Il PGTU non fa nessun riferimento alla tematica dei “cambiamenti climatici” Accordo di Parigi sul clima del 2015 e accordo europeo sulle emissioni CO2 del 2020, ben sapendo che gli interventi previsti hanno impatto significativo sull’ambiente sul clima e sulle emissioni.
Pertanto chiediamo di cancellare dal PGTU la rotatoria BA1 in quanto:
- il traffico che si genera sulla via Giovanni Paolo II “causa il non trascurabile incremento del rumore e degli inquinanti dovuti agli scarichi gassosi delle auto con impatto sulla salute degli abitanti della via", come da parere ATS sulla procedura VAS PGTU.
- è in contrasto con la LR31/2014 consumo di suolo e gli indirizzi di PTCP/PCM di cui art. 71 Comma 2, lett. f,h,i
- è in contrasto con LR n. 4/2016 e regolamento d’attuazione n.7/2017 invarianza idraulica.
Il Circolo PD di Inzago


21 GENNAIO 2021, CENTO ANNI DOPO LA NASCITA DEL PCI
Sono trascorsi esattamente 100 anni dal 21 gennaio 1921, giornata che segna la nascita del Partito Comunista italiano. Una data che ha profondamente inciso sulla storia non solo politica, ma anche sociale e culturale del nostro Paese.
Dare spazio a questo anniversario è per noi un'occasione non solo di celebrazione, ma anche di riflessione sull’oggi, a partire da idee e valori di una delle culture e storie politiche che sono, in parte, confluite nel Partito Democratico. Per questo abbiamo deciso di dedicare una serie di appuntamenti alla data del 21 gennaio, insieme ad alcuni protagonisti di quella stagione politica.
Partiamo domani, venerdì 22 gennaio, alle 18.30 in diretta su questa pagina, insieme a Gianni Cuperlo, Claudia Mancina, Piero Fassino, la nostra segretaria Silvia Roggiani e Filippo Barberis. Modera l'incontro Giacomo Marossi.
Il Circolo PD di Inzago
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Il Circolo PD di Inzago
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Silvia Roggiani: Oggi perdiamo una combattente che mi e ci ha guidato in tante battaglie, soprattutto per le donne, sempre in prima linea per la difesa della nostra libertà in ogni ambito della vita. Emilia per me era un’amica che con la sua esperienza e il suo affetto, a volte un po’ burbero, più volte mi ha indicato la strada, spronato ad andare avanti, aperto nuovi punti di vista. Ma oggi voglio renderle onore e ricordarla per quello che ha dato a Milano e al Paese. La cultura è stato un suo grande amore: ha fatto approvare la legge sullo spettacolo dal vivo, le misure di agevolazione fiscale per il cinema, il riconoscimento d’indennità di disoccupazione per gli artisti, l’equo compenso ai giornalisti autonomi e la riforma dell’editoria. E poi la sanità, da Presidente della Commissione in Senato ha fatto approvare la legge per le nuove professioni sanitarie, sulla ricerca clinica e sulle disposizioni anticipate di trattamento. Da poco era stata nominata Presidente del Consiglio di Indirizzo del Golgi Redaelli, un riconoscimento che le aveva dato grande soddisfazione. Oggi è un giorno triste, per me, per tutti noi, anche se nella mia testa risuonano le parole che mi dicevi ogni volta che concludevamo una delle nostre lunghe telefonate “Su su! Forza eh!” Il Circolo PD di Inzago ![]()
Apprendiamo con piacere che siamo vicini alla soluzione dell'inquinamento della cava di via Adige; peccato però che la scoperta dei conferimenti "anomali" risale all'Ottobre del 2016 e che nel frattempo gli "inquinanti" hanno avuto tutto il tempo di "percolare" sempre più in basso e sempre più vicini alla falda acquifera che passa sotto le nostre case. Al di là delle critiche "infondate" alla Convenzione stipulata con la proprietà (l'allora Presidente della commissione Territorio&Ambiente, Arch. Paolo Camagni, a conoscenza del documento, non ha mai avuto nulla da eccepire !), ricordiamo che la precedente Amministrazione ha provveduto, a scopo "dissuasivo" e "precauzionale" ad approntare 2 pozzi di controllo; pozzi che, non erano previsti, per la tipologia di materiali da conferire (terre e rocce), ma che la giunta Calvi, sensibile all'ambiente e alla salute dei cittadini, ha voluto realizzare.
Visto lo scempio che è stato perpetrato sul nostro vecchio "fupun", ciascuno di voi può ben immaginare cosa oggi ci potrebbe essere sotto la parte, finora riempita della cava, se non vi fossero stati quei dissuasivi (pozzi di controllo) !!!
Quello che inoltre vogliamo far notare, è il fatto che per ben 6 (sei) mesi, da Maggio ad Ottobre 2016 (tutti di competenza dell'attuale Giunta), la cava è rimasta in balia unicamente dei controlli d'ufficio del tecnico comunale e, sporadicamente, da alcuni volontari.
Sono stati fatti in quel periodo i conferimenti incriminati ? Non lo sappiamo !
Quello che è certo è che le richieste di interventi tramite "interrogazione Consiliare" per evitare danni maggiori, sono state ogni volta eluse, da questa giunta, adducendo lungaggini burocratiche; scusanti che noi riteniamo incomprensibili trattandosi di ambiente e di salute pubblica !
E' forse l'avvicinarsi delle elezioni che ha finalmente convinto, questa amministrazione, che era tempo di intervenire ? Ricordiamo, per finire, che la tanto criticata "Convenzione" prevede ca. 4700 mq di bosco didattico Comunale per i bambini delle scuole, a compensazione degli alberi rimossi dalla cava. Cosa ne sarà di questo accordo, visto che il PGTU, dell'attuale giunta, prevede l'attraversamento della cava da una strada a medio traffico ? Siamo certi che questo punto della convenzione venga rispettato ? Noi rimaniamo fiduciosi ! tuttavia memori delle tante opere annunciate e non ancora messe in cantiere, rimaniamo scettici sui modi e sui tempi di esecuzione ...
Il Circolo PD di Inzago |
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“Un grave errore politico” che rischia di favorire gli alleati di Trump in Italia e un “appello al buon senso e alla voglia di dialogare”. È in sintesi la posizione espressa oggi dal segretario del Pd, Nicola Zingaretti, intervistato su Sky in merito alla crisi che da giorni attraversa il governo, e che rischia di arrivare a un punto di non ritorno questa sera, con il cdm convocato per l’approvazione del Recovery Plan e le conseguenti, possibili dimissioni delle due ministre di Italia Viva. Una eventualità che porterebbe all’apertura di più di uno scenario. Dal più ottimista, con una crisi pilotata e un rilancio dell’azione di governo con la stessa maggioranza a sostenerlo, fino al più estremo, e cioè quello di elezioni anticipate. Una situazione ingarbugliata riguardo alla quale Nicola Zingaretti ha espresso una posizione netta, arrivando ad usare toni più ruvidi del solito. “Gli italiani hanno diritto di sapere che fine fa questo Paese – ha detto Zingaretti -. I motivi di una crisi io non li capisco come non li capiscono gli italiani. Non li capisce chi lavora, chi produce, chi è preoccupato per un parente in terapia intensiva, e chi purtroppo ha partecipato a funerali per colpa della pandemia, non la capisce chi ha dovuto chiudere un negozio… questa è l’agenda della politica ma se la politica si distrae, muore”. “Il Pd continua a chiedere un rilancio di governo, ma una cosa è chiedere di rafforzarlo, un’altra è farlo cadere. Rilancio non è mandare a casa il governo o provocare una crisi che il 99% degli italiani non capisce”, ha aggiunto, tra l’altro, il segretario del Pd, evidentemente rivolto a Matteo Renzi. E ancora: “Continuo a sperare che non si arrivi alla crisi, ma quando un vaso si rompe è difficile rimettere insieme i pezzi. Nella storia italiana si arriva alle elezioni non perché lo si decide, ma perché si rotola verso quella soluzione”, arrivando dunque ad evocare uno scenario escluso dai più fino a qualche giorno fa. Ma il leader dei dem ha anche fatto sapere di stare lavorando “perché il governo si rinnovi, ma vada avanti e non si arrivi a una crisi che gli italiani non capirebbero”, riconoscendo, alla domanda sullo stop di Vito Crimi ad un nuovo governo con Conte se I.V. ritira stasera le ministre, che ”il Recovery Plan è cambiato in meglio”, a dimostrazione che “lavorando si possono migliorare le cose”. E a proposito di un possibile rilancio dell’azione di governo, Zingaretti ha ricordato i temi cari al Pd, a partire dal Recovery Plan, passando per un patto di fine legislatura, che “deve essere messo a punto dal premier”, e una maggiore iniziativa, perché “ora quello che è importante non è aprire la discussione sui nomi, ma trovare un accordo per chiudere la legislatura nel modo più giusto”, aggiungendo che, a suo parere “la maggioranza può trovare un accordo sul programma”. E dunque l’appello “a che ritorni il buon senso e la voglia di dialogo per evitare di tornare in una stagione che gli italiani non capirebbero”. E infine, a proposito del Pd, in caso di elezioni anticipate: “Se c’è una forza che può presentarsi agli elettori tranquilla rispetto al risultato è proprio il Pd. Alle ultime elezioni vere, quelle regionali e comunali, il Pd era il primo partito”. Quanto a un suo possibile ingresso al governo, Zingaretti ha ribadito di ritenere di stare svolgendo un importante ruolo di supporto dalla postazione di Governatore del Lazio E infine la notizia che nel Lazio le scuole riapriranno lunedì prossimo, ricordando l’impegno della regione per una campagna di tamponi prima della riapertura. Il Circolo PD di Inzago Zingaretti: “La crisi un grave errore politico, rischia di favorire gli alleati di Trump” Z 12 Gennaio 2021 Condividi
“Un grave errore politico” che rischia di favorire gli alleati di Trump in Italia e un “appello al buon senso e alla voglia di dialogare”. È in sintesi la posizione espressa oggi dal segretario del Pd, Nicola Zingaretti, intervistato su Sky in merito alla crisi che da giorni attraversa il governo, e che rischia di arrivare a un punto di non ritorno questa sera, con il cdm convocato per l’approvazione del Recovery Plan e le conseguenti, possibili dimissioni delle due ministre di Italia Viva. Una eventualità che porterebbe all’apertura di più di uno scenario. Dal più ottimista, con una crisi pilotata e un rilancio dell’azione di governo con la stessa maggioranza a sostenerlo, fino al più estremo, e cioè quello di elezioni anticipate. Una situazione ingarbugliata riguardo alla quale Nicola Zingaretti ha espresso una posizione netta, arrivando ad usare toni più ruvidi del solito. “Gli italiani hanno diritto di sapere che fine fa questo Paese – ha detto Zingaretti -. I motivi di una crisi io non li capisco come non li capiscono gli italiani. Non li capisce chi lavora, chi produce, chi è preoccupato per un parente in terapia intensiva, e chi purtroppo ha partecipato a funerali per colpa della pandemia, non la capisce chi ha dovuto chiudere un negozio… questa è l’agenda della politica ma se la politica si distrae, muore”. “Il Pd continua a chiedere un rilancio di governo, ma una cosa è chiedere di rafforzarlo, un’altra è farlo cadere. Rilancio non è mandare a casa il governo o provocare una crisi che il 99% degli italiani non capisce”, ha aggiunto, tra l’altro, il segretario del Pd, evidentemente rivolto a Matteo Renzi. E ancora: “Continuo a sperare che non si arrivi alla crisi, ma quando un vaso si rompe è difficile rimettere insieme i pezzi. Nella storia italiana si arriva alle elezioni non perché lo si decide, ma perché si rotola verso quella soluzione”, arrivando dunque ad evocare uno scenario escluso dai più fino a qualche giorno fa. Ma il leader dei dem ha anche fatto sapere di stare lavorando “perché il governo si rinnovi, ma vada avanti e non si arrivi a una crisi che gli italiani non capirebbero”, riconoscendo, alla domanda sullo stop di Vito Crimi ad un nuovo governo con Conte se Iv ritira stasera le ministre, che ”il Recovery Plan è cambiato in meglio”, a dimostrazione che “lavorando si possono migliorare le cose”. E a proposito di un possibile rilancio dell’azione di governo, Zingaretti ha ricordato i temi cari al Pd, a partire dal Recovery Plan, passando per un patto di fine legislatura, che “deve essere messo a punto dal premier”, e una maggiore iniziativa, perché “ora quello che è importante non è aprire la discussione sui nomi, ma trovare un accordo per chiudere la legislatura nel modo più giusto”, aggiungendo che, a suo parere “la maggioranza può trovare un accordo sul programma”. E dunque l’appello “a che ritorni il buon senso e la voglia di dialogo per evitare di tornare in una stagione che gli italiani non capirebbero”. E infine, a proposito del Pd, in caso di elezioni anticipate: “Se c’è una forza che può presentarsi agli elettori tranquilla rispetto al risultato è proprio il Pd. Alle ultime elezioni vere, quelle regionali e comunali, il Pd era il primo partito”. Quanto a un suo possibile ingresso al governo, Zingaretti ha ribadito di ritenere di stare svolgendo un importante ruolo di supporto dalla postazione di Governatore del Lazio E infine la notizia che nel Lazio le scuole riapriranno lunedì prossimo, ricordando l’impegno della regione per una campagna di tamponi prima della riapertura. ![]() Caro Cittadino
![]() ![]() Cari Inzaghesi tutti In un momento DIFFICILE per tutti noi, il NATALE è un giorno di raccoglimento e tradizione, una giornata speciale da trascorrere nella calorosa cerchia della famiglia. Il Circolo PD di Inzago |